La mastoplastica riduttiva è un intervento chirurgico finalizzato alla riduzione del volume delle mammelle e alla correzione della ptosi mammaria. L’obiettivo principale è migliorare la proporzione del seno rispetto al resto del corpo, alleviando anche sintomi funzionali come dolori cervicali e dorsali, irritazioni cutanee e limitazioni nei movimenti. La mastoplastica riduttiva è un intervento efficace per ridurre il volume del seno e migliorare la qualità di vita della paziente. È essenziale una corretta valutazione pre-operatoria e il rispetto delle indicazioni post-operatorie per minimizzare i rischi e ottenere risultati ottimali.
Indicazioni cliniche
L’intervento è indicato per pazienti con ipertrofia mammaria, una condizione caratterizzata da un eccessivo sviluppo del tessuto mammario, spesso accompagnata da problematiche funzionali e psicologiche. In alcuni casi, la mastoplastica riduttiva può essere eseguita a scopo terapeutico, specialmente quando l’eccessivo peso del seno causa problemi posturali, dermatiti croniche nel solco inframammario o difficoltà respiratorie.
Controindicazioni
La mastoplastica riduttiva non è consigliata in caso di:
- Sviluppo mammario non completato
- Patologie in atto, come infezioni o disturbi della coagulazione
- Gravidanza e allattamento
- Aspettative irrealistiche sui risultati estetici.
Valutazione pre-operatoria
Prima dell’intervento, è necessario eseguire:
- Esami ematochimici di routine
- Elettrocardiogramma (ECG)
- Ecografia mammaria e mammografia, per individuare eventuali anomalie
- Visita endocrinologica, in caso di macromastia virginale.
Tecniche chirurgiche
L’intervento prevede l’asportazione del tessuto mammario in eccesso, con il rimodellamento della ghiandola e la ricollocazione del complesso areola-capezzolo (CAC) nella posizione corretta. La tecnica utilizzata varia in base alla quantità di tessuto da rimuovere e alla forma della mammella. Nelle gigantomastie, in rari casi, può essere necessario il trapianto libero dell’areola.
Anestesia e ricovero
L’operazione viene solitamente eseguita in anestesia generale. Il ricovero può essere day-hospital o con pernottamento, a seconda della complessità dell’intervento e delle condizioni della paziente.
Post-operatorio
Dopo l’intervento, la paziente indossa un reggiseno contenitivo per favorire la guarigione. Le medicazioni vengono sostituite dopo 5-7 giorni e i punti di sutura esterni vengono rimossi entro 10 giorni. È fondamentale evitare sforzi fisici e movimenti eccessivi nelle prime settimane.
Complicanze
Tra le possibili complicanze vi sono:
- Emorragia ed ematomi post-operatori
- Infezioni locali o diffuse
- Necrosi tissutale, in particolare dell’areola
- Alterazioni della sensibilità del complesso areola-capezzolo
- Asimmetrie post-operatorie, che potrebbero necessitare di correzioni secondarie.
Esiti cicatriziali
Le cicatrici variano a seconda della tecnica utilizzata. Solitamente si sviluppano:
- Attorno all’areola
- Verticalmente lungo il polo inferiore della mammella
- In alcuni casi, lungo il solco inframammario.
Alternative terapeutiche
In alcuni casi selezionati, è possibile eseguire una riduzione mammaria mediante liposuzione, utile solo per seni con una componente adiposa predominante e con buona elasticità cutanea.